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Contents

Introduzione

Mageia è un sistema operativo Libero della famiglia GNU/Linux, che può essere installato su computer sia come sistema operativo principale che come sistema alternativo a uno o più sistemi pre-installati (dual boot). Si tratta di un progetto comunitario sostenuto dall’organizzazione non profit Mageia.org, composta da collaboratori eletti. Mageia è sviluppata da e per la propria comunità di utenti, ed è adatta a tutti i tipi di utente, dai neofiti di GNU/Linux agli sviluppatori esperti o ai sistemisti.

L’ultimo rilascio stabile del progetto Mageia, Mageia 8, è il frutto di più di un anno di sviluppo. Sarà supportata con aggiornamenti di sicurezza e bug fix per 18 mesi, fino a Ottobre 2022.

Media di installazione disponibili

Mageia ha tre tipologie di media di installazione:

  • Le ISO Classiche (DVD 32-bit, DVD 64-bit), che utilizzano l’installer classico DrakX. Le ISO a 32-bit e 64-bit contengono tutte le localizzazioni supportate, una grande varietà di pacchetti tra cui scegliere (compresi la maggior parte dei desktop environment supportati) e tutti i driver non-free. L’utilizzo di pacchetti non-free può essere disabilitato durante l’installazione. Si noti che per scelta, l’installer Classico non userà driver non-free durante l’installazione, motivo per il quale potrebbe essere necessaria una connessione Ethernet se durante l’installazione si intende utilizzare repositories online per applicare aggiornamenti.
  • Le ISO di installazione via rete (32-bit e 64-bit, entrambe in versione free e non-free), sono di dimensioni ridotte e contengono solamente l’installer Fase 1, che contiene il supporto hardware necessario per l’avvio, la connessione e lo scaricamento della fase 2. La versione non-free potrebbe risultare necessaria per ottenere i driver di cui si ha bisogno, ad es. per il Wi-Fi. A partire dalla fase 2, l’installazione è identica a quella della ISO Classica, se non per lo scaricamento di tutte le risorse necessarie che avviene da Mageia o altri repository, preferibilmente locali. Nota: è buona idea effettuare un’installazione minimale, per poi installare il resto dei pacchetti dal sistema avviato – specialmente durante la fase di sviluppo di Mageia (alpha, beta, RC), in quanto i pacchetti e in special modo i file che li elencano cambiano frequentemente. Nota: le ISO di installazione via rete non sono adatte all’avvio con EFI 32-bit.
  • Le ISO Live possono essere avviate direttamente per utilizzare Mageia, e possono venire installate sul proprio disco. I media live sono forniti con i desktop environment Plasma (64-bit), GNOME (64-bit) o Xfce (32 o 64-bit). I DVD Live contengono tutte le localizzazione supportate, un ampio supporto hardware e una pre-selezione di software, rendendole uno strumento veloce per poter cominciare a lavorare in breve tempo. Si noti che una funzionalità opzionale di persistenza che mantiene i file e le personalizzazioni dell’utente per il prossimo avvio è stata ggiunta, con la possibilità di criptare i propri dati. In questo modo puoi portare facilmente Mageia e i tuoi file con te!. La modalità di persistenza necessita di minore RAM. Suggerimento: per ottimizzare l’aggiornamento puoi disinstallare dei pacchetti. Guarda Removing packages#Persistent Live USB e altro ancora sulla rispettiva pagina wiki. Puoi anche creare la tua Live!

Tutte le immagini ISO possono essere masterizzate su un DVD o caricate su chiavetta USB. Si tenga presente le dimensioni dei file e della chiavetta, dal momento che, ad esempio, un’immagine ISO di 4 GB potrebbe essere troppo grande per chiavette dalla capacità “nominale” di 4 GB, a causa della effettiva capacità di queste ultime leggermente inferiore rispetto a quella pubblicizzata.

Per maggior informazioni, controllare la pagina media d’installazione del nostro manuale.

Puoi trovare le differenti opzioni di download sulla pagina di download di Mageia 8: sono disponibili download diretti (FTP e HTTP) e BitTorrent.

I repositories online di Mageia

I pacchetti software inclusi in Mageia si trovano in tre differenti repositories / media, in base al tipo di licenza applicata per ogni pacchetto. Di seguito una panoramica dei repositories:

  • Core: il repository Core include pacchetti con software libero e open source, ad es. pacchetti rilasciati sotto una licenza libera e open source. Il gruppo composto dai media “Core”, “Core Release” e “Core Updates” è abilitato di default.
  • Nonfree: il repository Nonfree include pacchetti utilizzabili gratuitamente e la cui redistribuzione è permessa, ma che contengono software closed-source (da cui il nome – Nonfree). Ad esempio, questo repository include i driver proprietari per le schede grafiche NVIDIA e AMD/ATI, firmware per diverse schede Wi-Fi, ecc.

L’insieme Nonfree è abilitato di default ma può essere disabilitato, se necessario, durante l’installazione.

  • Tainted: il repository Tainted include pacchetti rilasciati sotto una licenza libera. Il criterio principale alla base della scelta di inserire pacchetti in questo repository è legato alla possibilità che questi possano violare brevetti e leggi sul diritti d’autore in alcuni paesi, ad esempio i codec multimediali necessari per riprodurre svariati file audio / video; pacchetti utilizzati per riprodurre DVD commerciali, ecc.

L’insieme Tainted è aggiunto di default ma non abilitato, risultando così totalmente facoltativo; controlla dunque le leggi locali prima di utilizzare pacchetti da questo repository.

Repositories 32 bit su sistemi 64 bit

Si tenga presente come su sistemi a 64-bit, i repositories a 32-bit siano configurati, ma non abilitati di default. Sono necessari per alcuni pacchetti, come Steam. Se intendi installare questi pacchetti che hanno dipendenze da pacchetti in repositories 32-bit, assicurati di avere entrambi “Core 32bit Release” e “Core 32bit Updates” abilitati. Allo stesso modo, anche 32 bit Nonfree o Tainted (entrambi sia Release che Updates) potrebbero essere necessari. Regole di base: non abilitare repositories 32-bit senza i corrispettivi 64-bit, in quanto (generalmente) le librerie 64-bit sono preferite su sistemi 64-bit. Inoltre, una volta utilizzato un repository 32-bit, tieni entrambe le opzioni Release e Updates abilitate per evitare potenziali ostacoli agli aggiornamenti.

Novità principali della versione

Analisi dei metadata dei pacchetti più rapida

I metadata Urpmi sono compressi con Zstd invece che con Xz, con il risultato di un’analisi più rapida.

Python2 è perlopiù abbandonato

La maggior parte dei moduli e del software python2 è stata rimossa.

Supporto ARM

Il port per ARM (Advanced RISC (Reduced Instruction Set Computing) Machine) rilanciato durante i giorni di Mageia 7 è stato migliorato. Il core è disponibile per ARMv7 e AArch64.

Al momento non è disponibile un installer tradizionale: si tratta di un rilascio sperimentale, ma la maggior parte della distribuzione è stata compilata con successo su entrambe le architetture (dai un’occhiata alla pagina panoramica dello status ARM per maggiori dettagli). L’obiettivo è quello di fornire immagini d’installazione per i più comuni dispositivi ARM nei prossimi mesi. Per queste immagini, dal momento dell’uscita di Mageia 8, non vi è un tempo estimato di rilascio.

Attualmente Drakboot è in parte in grado di configurare UEFI su AArch64.

Novità principali

Installazione

Fase 1

  • Il supporto hardware è stato esteso per permettere l’avvio dell’installer su computer recenti e per garantire una maggiore compatibilità con hardware Wi-Fi.
  • Il supporto per NFS avviene tramite strumenti di sistema piuttosto che attraverso il nostro vecchio fork di 15 anni fa del codice NFS, ottenendo così, tra gli altri, il supporto per NFSv4.
  • La fase1 supporta il caricamento della fase2 attraverso connessioni Wi-Fi protette con WPA2 (mga#9541) (WEP è da tempo supportato)

Fase 2

  • Numerosi bug fixes e miglioramenti del partizionatore
  • L’immagine squashfs della fase 2 è ora compressa con Zstd invece che con Xz per un più veloce avvio
  • Supporto per i file system:
    • Supporto per l’installazione su F2FS (nella modalità esperto)
    • Migliorato il supporto per Nilfs2: è ora possibile riformattare o ridimensionare la partizione (ma non è ancora adatto come filesystem di sistema a causa di funzionalità mancanti)
    • È ora possibile ridimensionare le partizioni XFS anche se non in LVM (se lo spazio disponibile lo permette)
    • I filesystem exFAT sono mostrati come FAT & NTFS (ma exFAT non può essere ridimensionato)
    • NTFS di Windows 10 ("Compact OS") è ora supportato attraverso il plugin ntfs-3g-system compression (mga#21737)
  • La configurazione del bootloader è ora più sicura: il vecchio grub.cfg viene mantenuto fintanto che update-grub2 non l’abbia sovrascritto (mga#25542)
  • L’installazione minimale su LUKS è avviabile

Modalità di ripristino (rescue)

Il sistema di ripristino è stato migliorato:

  • L’immagine squashfs della fase2 di ripristino è ora compressa con Zstd invece che con Xz per un avvio più veloce
  • Il caricamento è leggermente più veloce (vengono caricati meno moduli e i tipi di file system non vengono forzati)
  • È ora in grado di riparare LUKS/LVM criptati.

ISO Live

  • L’avvio e l’installazione della ISO Live è ora molto più veloce grazie al rilevamento hardware ottimizzato e all’uso di Zstd nella compressione del filesystem di base.
  • La ISO Live ora si avvia senza configurare X.Org, basandosi sulla modalità automatica di X.Org
  • Diskdrake ora supporta l’aggiunta di partizioni alle ISO Live su chiavette USB (mga#25224)
  • La partizione persistente di una ISO Live su una chiavetta USB può ora essere criptata (mga#25191)
  • L’installer della ISO Live ora supporta la configurazione di media online e l’installazione di aggiornamenti

Supporto hardware

  • ARM v7 e AArch64 sono ora architetture primarie, per le quali tutti i pacchetti vengono compilati

Localizzazione (l10n) / Internazionalizzazione (i18n)

Manuali

  • I manuali per l’installer tradizionale e per il Centro di Controllo Mageia sono stati (parzialmente) tradotti in molte lingue. Dai un’occhiata alla nostra documentazione ufficiale
  • Quando una schermata localizzata non è disponibile per un manuale HTML, viene utilizzata una schermata inglese.
  • I manuali PDF e EPUB sono creati solamente quando più della metà delle schermate localizzate necessarie per quei manuali sono disponibili.

Traduzioni software

Nuove traduzioni sono state aggiunte, mentre altre sono state migliorate. Un ringraziamento alla nostra appassionata comunità di traduttori per la loro dedizione.

Gestione dei pacchetti

Nuova versione di RPM

RPM è stato aggiornato alla versione 4.16.1.2.

RPM 4.16 offre miglioramenti chiave ad RPM nel suo insieme, tra cui:

  • Aggiunta del rilevamento automatico e relativa ottimizzazione di SSD (su Linux, disabilitato di default)
  • Aggiunta della sincronizzazione del filesystem alla fine delle transazioni (rhbz#1461765)
  • Aggiunta dell’impronta del messaggio SHA256 anche agli headers gpg-pubkey
  • Aggiunto il supporto per meta-dipendenze (ad esempio Requires(meta): qualche_pacchetto) che non influiscono sui comandi d’installazione / eliminazione (rhbz#1648721)
  • Aggiunto il supporto per la generazione di macro parametrici
  • Il supporto per RPM v3 è stato notevolmente deprecato (#1007)
  • Operazioni più veloci:
    • Ottimizzazione di numerose operazioni attraverso la parallelizzazione fino a %_smp_build_ncpus
    • Ottimizzazione di numerose operazioni attraverso la parallelizzazione del thread fino a %_smp_build_nthreads (ma limitata ad un massimo di 4 su piattaforme a 32 bit)
    • Aggiunta del supporto per l’elaborazione parallela in brp-strip
    • Priorità ai pacchetti grandi durante la scrittura dei pacchetti
  • Backends:
    • Il backend Berkley DB è stato deprecato
    • Aggiunta dell’implementazione indipendente per il supporto in sola lettura BDB (sperimentale)
    • Aggiunto un nuovo backend database basato su SQLite (sperimentale)
    • NDB non è più considerato sperimentale

Maggiori informazioni sui cambiamenti da RPM 4.14 (fornito con Mageia 7) a RPM 4.16 sono disponibili dal sito RPM:

DNF: il gestore di pacchetti alternativo

DNF (Dandified Yum) è stato introdotto come alternativa a urpmi a partire da Mageia 6.

DNF è un risolutore di dipendenze di prossima generazione e uno strumento di gestione dei pacchetti di alto calibro che vede le sue radici in due progetti: YUM di Fedora (Yellowdog Updater, Modified) e SAT Solver di openSUSE (libsolv). DNF è nato come fork da YUM anni fa, in modo da poterlo riscrivere con il supporto della libreria SAT Solver di openSUSE e per riorganizzare profondamente il codice di base, rendendo disponibile una API robusta per poter contemporaneamente estendere DNF (attraverso plugins e hooks) e creare applicazioni basate su di esso (come interfacce grafiche e strutture automatizzate per la manutenzione del sistema).

DNF fornisce migliori rapporti dei problemi, un tracciamento avanzato di vulnerabilità, supporto per grandi dipendenze (si vedano le note di rilascio di RPM per maggiori informazioni a riguardo), e informazioni più dettagliate sulle transazioni durante l’esecuzione delle azioni.

Mageia 8 viene rilasciata con la versione 4.6.0 di DNF.

Aggiornamenti di sistema attraverso DNF sono supportati. Si veda la sezione dedicata all’aggiornamento con DNF nelle note di rilascio per maggiori informazioni.

Per maggiori informazioni sulla modularità: https://docs.pagure.org/modularity/

Note di rilascio di DNF: https://dnf.readthedocs.io/en/latest/release_notes.html

Con nuove installazione attraverso immagini classiche o live, DNF verrà installato in parallelo con urpmi. In base al modello utilizzato per aggiornare a mageia 8, potrebbe essere necessario installare il pacchetto dnf per averlo disponibile.

Per informazioni su come utilizzare DNF, si faccia riferimento alla pagina wiki: Utilizzo di DNF.

Appstream

I nostri repositories RPM-MD (RPM MetaData, utilizzati da DNF e PackageKit) forniscono metadata AppStream. Strumenti come GNOME Software (per il desktop GNOME, pacchettizzato come gnome-software) e Plasma Discover (per il desktop KDE, pacchettizzato come discover) sfruttano i metadata AppStream per fornire una migliore e più facile ricerca, identificazione e gestione delle applicazioni.

AppStream è un’iniziativa combinata di diverse distribuzioni per migliorare i repositories software attraverso la standardizzazione dei metadata delle appliczioni. Garantisce una visione centrata sull’applicazione all’interno dei repositories e fornisce specificazioni necessarie per creare software center intuitivi.

Per maggiori informazioni, dai un’occhiata al sito di AppStream: https://www.freedesktop.org/wiki/Distributions/AppStream/

perl-URPM e urpmi

  • La documentazione è stata migliorata (ad esempio : URPM e urpm & CPAN)
  • urpmi/perl-URPM supportano una maggiore gamma di versioni di rpm, da rpm-4.9 all’ultimo 4.16, da perl-5.8 a perl-5.32
  • Diversi bug fixes sono stati implementati
  • Urpmi supporta l’opzione --reinstall
  • I metadata Urpmi sono compressi con Zstd invece che con Xz (per un parsing più veloce)
  • I media a 32-bit non vengono abilitati di default su sistemi a 64-bit (mga#24376)
    • Ad eccezione di sistemi a 32-bit con EFI, i quali necessitano dei media Core 32bit per il bootloader
  • All’aggiunta di media distrib, i media 32-bit vengono attivati ove necessario (mga#24438)

Strumenti

Centro di Controllo Mageia

Altro

MageiaWelcome

La schermata di ‘Benvenuto’ è un’applicazione che viene mostrata agli utenti al momento dell’avvio di una nuova installazione di Mageia. È stata completamente rivoluzionata in modo da fornire un approccio lineare, con passi che si susseguono in un ordine logico di cose importanti da fare e da sapere dopo l’installazione. L’applicazione verrà caricata ad ogni avvio successivo, ma si tratta di una funzione che può essere disabilitata. La schermata di benvenuto può essere invocata in qualsiasi momento come una normale applicazione (mageiawelcome) – anche se l’opzione di avvio automatico è disabilitata.

MageiaWelcome utilizza Python e QML. È ora ridimensionabile e utilizza i caratteri del desktop environment.

Isodumper

Isodumper è uno strumento per scrivere immagini ISO su dispositivi di memoria. La routine di controllo dopo le operazioni di scrittura effettua un controllo di un file sha3sum e della corrispettiva firma.

La nuova partizione persistente può ora essere criptata. Sarà riconosciuta unicamente da Mageia 8 e successive immagini ISO. Dai un’occhiata qui per maggiori informazioni.

Docker

L’ecosistema Docker (basato sulla versione 19.03 del motore) è stato esteso con molti strumenti addizionali come docker-compose (orchestrazione con il supporto v3), containered (demone di controllo runC), docker-registry (condivisione di immagini), docker-machine (installazione di docker su un sistema remoto), e python-docker (librerie python 2 e 3 per la gestione di motori API).

Strumenti LiveCD

Con Mageia 8, gli Strumenti LiveCD sono stati aggiornati all’ultima versione (v.27.0).

Per informazioni su come utilizzare gli Strumenti LiveCD, si faccia riferimento alla pagina wiki: Utilizzare gli Strumenti LiveCD

draklive2

L'interfaccia GUI è stata migliorata per includere la fase di riepilogo dell’installer classico, permettendo così una facile configurazione delle impostazioni locali, del fuso orario, dei servizi di sistema e dei firewalls. La fase di selezione individuale dei pacchetti ora include una modalità a lista semplice, rimuovendo le restrizioni su quali pacchetti possano essere selezionati.

Per maggiori informazioni, si faccia riferimento alla pagina wiki: draklive2

PCMemTest

Si tratta di un fork e di una sostanziale riscrittura dell’utility di test della memoria Memtest86+. A differenza di Memtest86+, PCMemTest può essere usato con avvii UEFI così come legacy BIOS (con la limitazione che in avvii UEFI, l’input da tastiera funziona solamente se il CSM è abilitato nel BIOS). PCMemTest soppianta Memtest86+ come utility di test della memoria su tutte le ISO di Mageia. Può anche essere installato sul sistema di un utente, dove sarà automaticamente aggiunto al menu di boot.

Sistema base

Kernel e supporto hardware

  • Mageia 8 utilizza il kernel 5.10.16.

Tutto l’hardware gestito da questione versione del kernel è abilitato. Il kernel fornisce migliori prestazioni grafiche con Mesa 20.3.4.

  • Altre varianti del kernel sono incluse: in particolare, kernel-linus (una versione di base stock del kernel senza alcun set di patch). Dai un’occhiata alla pagina wiki Varianti del kernel per maggiori informazioni.
  • I pianificatori single-queue sono stati rimossi upstream a partire dal kernel 5.0. Se si necessita dell’utility ionice, andrebbe considerata l’installazione di un nuovo pacchetto Template:Pkg che abilita il pianificatore BFQ per dischi meccanici.
  • cpupower e powersave

Ci sono stati diversi cambiamenti a riguardo dalla versione 5.8 del kernel. Se si utilizza intel_pstate (per Sandy Bridge e nuove CPUs Intel), il comportamento di default è cambiato su CPUs senza il supporto per la gestione dell’hardware P-states (HWP), rendendo necessaria l’aggiunta del parametro kernel intel_pstate=active per ripristinare il comportamento precedente nel caso di prestazioni peggiori. (Controlla mga#27191).

Driver grafici

Mesa è stato aggiornato alla versione 20.3.4.

I driver grafici ora utilizzano la nuova implementazione indipendente rispetto alle case produttrici libGL (colloquialmente definita "glvnd": GL Vendor Neutral Dispatch), che è stata sviluppata per risolvere molte delle problematiche del supporto OpenGL su moderni sistemi Linux.

  • Gli utenti avranno la possibilità di installare e utilizzare con successo Mesa e driver GL di terze parti in parallelo.
  • Questo permette ulteriori performance e funzionalità per configurazioni con GPU ibride (laptop di fascia alta, ad esempio).
Sistema X Window (X)

Mageia viene fornita con X.Org 1.20.10.

Driver video AMD
  • Mageia 8 utilizza i driver video liberi per schede grafiche AMD/ATI, AMDGPU per schede recenti e Radeon per quelle più vecchie. Rispetto a Mageia 7, il supporto hardware è stato esteso e le prestazioni migliorate.
  • Il driver proprietario AMDGPU-PRO al momento funziona solo con X.Org 1.1xx, per questo motivo non può essere utilizzato in Mageia 8.
  • Nel caso di schede ibride, la soluzione esposta nella pagina driver nouveau e il pre-comando DRI_PRIME=n sono entrambi funzionanti, quantomeno con il driver radeon.
Driver NVIDIA
  • L’attuale driver libero Nouveau offre un maggiore supporto hardware e migliori prestazioni rispetto a Mageia 7.
Driver NVIDIA proprietari
  • I driver proprietari NVIDIA sono disponibili nei repositories nonfree:
  • GPUs recenti sono supportate dai driver della serie R460 "nvidia-current". (solo 64-bit)
  • Per GPUs più vecchie, offriamo i driver proprietari della serie R390 "nvidia390".
  • Purtroppo dobbiamo abbandonare i driver R340 "nvidia340" a causa di problematiche relative alla sicurezza nel blob binario NVIDIA. Molte delle GPUs supportate interessate verranno indirizzate al driver R390 aggiornato. Nel caso in cui questo non dovesse avvenire, verrà utilizzato nouveau. Nel caso di problemi, si provi ad utilizzare i driver vesa X11, modificando la prima opzione del menu di boot e cambiando "xdriver=free" in "xdriver=vesa".
Laptops Optimus

I possessori di un laptop NVIDIA Optimus (con processore grafico integrato Intel e GPU dedicata NVIDIA) ora hanno tre modi per sfruttare la potenza della propria GPU dedicata:

  • I driver liberi Nouveau supportano l’offloading di GPU Prime senza bisogno di ulteriori configurazioni attraverso la variabile DRI_PRIME=1 (a meno che il driver proprietario NVIDIA sia in uso, ad esempio da mageia-prime). Si faccia riferimento alla Documentazione Nouveau per vedere come configurare Xorg per utilizzare NVIDIA Prime con DRI3.
  • A partire da Mageia 7, il pacchetto Bumblebee può essere utilizzato per connettere il monitor alla GPU NVIDIA, permettendo di sfruttarne la potenza di calcolo, sebbene con un carico addizionale.
  • Un nuovo strumento sperimentale chiamato mageia-prime può essere utilizzato per configurare NVIDIA Prime supportate dai kernel recenti e dai server Xorg. Permette di passare all’uso della GPU NVIDIA senza il carico di Bumblebee, ed è particolarmente adatto all’utilizzo con CUDA.

In tutti e tre i casi, nel configurare i driver grafici, bisogna configurare solamente la scheda Intel (perlomeno nella maggioranza delle configurazioni Optimus), dal momento che solitamente è l’unica scheda connessa fisicamente a un monitor.

Bootloaders

  • GRUB2 è stato aggiornato alla versione 2.04, con molte funzionalità e correzioni incorporate dal branch della futura release 2.06
  • Per avvii con UEFI, il boot manager rEFInd è ora supportato come alternativa a GRUB2.

Desktop environments

Tutti i desktop environment menzionati qui sotto sono inclusi nei repositories online di Mageia, e possono essere installati in parallelo su qualsiasi sistema con Mageia 8. Alcuni di questi sono anche inclusi nei media fisici, nei DVD Live e nei DVD Classici, come descritto nelle rispettive sezioni.

Plasma

Plasma, il desktop environment della comunità KDE, è fornito nella versione 5.20.4, basato su Qt 5.15.2 e KDE Frameworks 5.76, con applicazioni KDE alla versione 20.12.0.

Se si vuole provare Plasma con Wayland, è necessario installare plasma-workspace-wayland per far comparire la sessione nel proprio display manager preferito durante il login.

La sessione Wayland con i driver nonfree 455 (current) è disponibile rimuovendo "nokmsboot" e aggiungendo "nouveau.modeset=0" nella linea di comando del kernel. - Si tratta di un’Anteprima Tecnologica – Technology Preview – destinata ai testers.

Il display manager (DM) di default per l’ambiente Plasma è Simple Desktop Display Manager (SDDM).

Se Compiz è attivo in Mageia 7, disabilitarlo prima dell’aggiornamento. Dai un’occhiata a Errata.

Plasma ha un DVD Live 64-bit dedicato, e può anche essere installato dalla ISO del DVD Classico (installer tradizionale).

GNOME

GNOME 3.38.3 è la versione disponibile in Mageia 8. La sessione di default è con Wayland, ma è disponibile anche la sessione alternativa "GNOME con Xorg". Con i driver nonfree NVIDIA, GNOME verrà avviato di default in una sessione X11.

Per coloro che preferiscono lo stile di GNOME 2, GNOME 3 mette a disposizione una sessione "Gnome Classic".

GNOME ha un DVD Live 64-bit dedicato, e può anche essere installato dalla ISO del DVD Classico (installer tradizionale).

LXDE

Il desktop environment super leggero basato su GTK+2 è ancora disponibile e continua a ricevere miglioramenti da upstream e dal nostro mantenitore Mageia, sebbene la comunità abbia parzialmente spostato l’attenzione su LXQt.

LXDE può essere installato dalla ISO del DVD classico (installer tradizionale).

Xfce

Xfce 4.16 è la versione disponibile in Mageia 8.

Xfce ha DVD Live a 32 e 64-bit dedicati, e può anche essere installato dalla ISO del DVD Classico (installer tradizionale).

LXQt

LXQt 0.16.0 è la versione disponibile in Mageia 8.

LXQt non può essere installato out of the box dalla ISO del DVD classico (installer tradizionale) a causa delle limitazioni di spazio sulle ISO. Media online devono essere aggiunti per attivare maggiori opzioni durante l’installazione iniziale – questo è spiegato nella documentazione dell’installer. Template:Pkg sostituisce Template:Pkg come compositore per la trasparenza in combinazione con openbox - potrebbero essere necessarie modifiche manuali.

MATE

MATE 1.24.2 è la versione disponibile in Mageia 8.

Mate può essere installato dalla ISO del DVD Classico (installer tradizionale). A causa di limitazioni di spazio sul DVD, alcune applicazioni come mate-screenshot (applicazione di cattura schermate) non sono state incluse nella ISO del DVD Classico. Per un’esperienza completa del desktop MATE, si consiglia di installare il pacchetto Template:Pkg dopo l’installazione iniziale.

Cinnamon

Cinnamon 4.8.3 è la versione disponibile in Mageia 8.

Cinnamon può essere installato dalla ISO del DVD Classico (installer tradizionale).

Enlightenment

Il pacchetto task di Englightment installa E24.2 e le Enlightment Foundation Libraries (EFL) 1.25.1 – ciò include i pacchetti Elementary, Evas-generic-loaders ed Evas-generic-players. Tra le novità di questa versione spiccano il supporto per Bluez5, uno strumento di cattura delle schermate migliorato, un modulo di controllo della musica più flessibile, il monitor di sistema Evisium, l’agente di autenticazione Polkit-EFL (ora integrato), e una configurazione separata per le applicazioni da caricare al riavvio di E. Per maggiori dettagli su questa versione, si rimanda a https://www.enlightenment.org/news/e24.2.

Naturalmente, Mageia include Econnman UI per il manager di connessioni connman, assieme a tre applicazioni basate se EFL: l’avanzato emulatore di terminale Terminology, il reattivo visualizzatore di immagini Ephoto, e il lettore video leggero Rage. Come per il precedente rilascio, anche Mageia 8 offre un tema in stile Mageia di default.

Per chi è nuovo o ritorna ad E, le applicazioni di avvio e i processi (come l’Applet di Mageia Online per le notifiche di aggiornamento) non vengono prese automaticamente da /etc/xdg/autostart, ma sono attivate all’avvio andando in Menu principale > Impostazioni > Applicazioni > Applicazioni d’avvio e aggiungendo le applicazioni e i processi desiderati. Le applicazioni che si intende (solamente) caricare al riavvio del DE sono gestite separatamente da una lista disponibile attraverso Menu principale > Impostazioni > Applicazioni > Applicazioni al riavvio.

Il vassoio di sistema di Enlightenment, che utilizza notifiche SNI appindicator, è un modulo separato che dev’essere caricato (Menu principale > Impostazioni > Moduli) e aggiunto ad un pannello (shelf), nel quale l’Applet di Mageia Online e Netapplet saranno mostrate (se abilitate) assieme ad altre. Le applicazioni gtk con appindicators (ad esempio il plugin Ubuntu indicator per Pidgin) ora mostrano le loro icone in maniera corretta.

Al momento, vi sono due problemi noti. Il primo: Mageia abilita systemd-networkd di default per gestire la rete. Chi preferisse usare connman con l’interfaccia Econnman potrebbe riscontrare come non sempre funzioni (dopo aver disabilitato systemd-networkd e abilitato connman.service), probabilmente a causa della configurazioni di default di wpa_supplicant. (Esiste un gadget wireless a parte, di recente sviluppo, per gestire multipli backend di rete, ma che non è ancora incluso nei repositories di Mageia). Il secondo problema: il riavvio di E a volte porta ad un avviso riguardo la cache di Efreet che non può essere aggiornata. In generale, ciò può essere ignorato in quanto è dovuto a un time-out che risulta troppo breve per alcuni sistemi.

Gestori di finestre leggeri

Puoi rendere la tua installazione di Mageia 8 ancora più leggera grazie ai numerosi gestori di finestre leggeri ed efficienti disponibili. Vi sono fterstep, awesome, dwm, fluxbox, fvwm2, fvwm-crystal, i3, icewm, jwm, matchbox, openbox, pekwm, sugar, swm, e windowmaker. Dopo l'installazione, compariranno nel menu di login del tuo display manager.

IceWM

IceWM è installato di default come desktop environment di backup, anche se si è scelto Plasma o GNOME nell'installer. È anche presente in tutte le ISO Live.

Per avviarlo, seleziona "icewm-session" nel menu di login del tuo display manager.

Applicazioni per l'ufficio

LibreOffice è stato aggiornato alla versione 7.0.4.2. Si rimanda alle note di rilascio ufficiali per i dettagli.

Applicazioni di internet

Iceape non è più supportato, in quanto Seamonkey non è stato ancora portato a python 3. Nota: il contenuto va esportato prima di aggiornare Mageia! Per una guida, si rimanda a mga#26593#c14 e alla ricerca online.

Applicazioni multimediali

Dato che l'ultimo brevetto è scaduto ad Aprile 2017, la codifica mp3 è ora disponibile nei media core. I media tainted sono ancora necessari per la codifica di H.264, H.265/HEVC e AAC.

Editors

  • Vim è stato aggiornato alla versione 8.2.1522
  • NeoVim 0.4.4. è incluso

Giochi

Nella comunità di Mageia, il nostro amore per il software libero si estende ai giochi open source. Molto impegno è stato profuso durante il ciclo di rilascio di Mageia 8 per pacchettizzare molti nuovi giochi, rendendo Mageia 8 un'ottima piattaforma sia per i giocatori hardcore che per quelli occasionali. Puoi dare un'occhiata a Mageia App DB per una lista di tutti i nuovi giochi e di quelli aggiornati in Mageia 8. Questa sezione fornisce solamente esempi selezionati per ogni categoria.

Educazione

Mageia 8 fornisce gcompris-qt 1.0, il quale introduce nuove attività. Nel febbraio 2015, abbiamo contribuito con una donazione per migliorare l'interfaccia grafica di questo importante progetto.

Sviluppo software

Compilatori e strumenti

Glibc è stato aggiornato alla versione 2.32.

GCC è stato aggiornato alla versione 10.2, GDB alla versione 10.1 e valgrind alla versione 3.16.1.

LLVM è stato aggiornato alla versione 11.0.1.

Firebird è stato aggiornato alla versione 3.0.7

IPhython è stato aggiornato alla versione 7.19

La maggior parte delle librerie sono state aggiornate alle recenti versioni stabili (con supporto a lungo termine quando disponibile), come Qt 5.15.2 e GTK+ 3.24.24. GTK4 è disponibile alla versione 4.1.0 Tcl/Tk è disponibile alla versione 8.6.10

Ocaml è stato aggiornato alla versione 4.10

Java è stato aggiornato alla versione 11, con java 8 ancora disponibile ma non installato di default.

Mono è stato aggiornato alla versione 6.10.

MinGW è stato aggiornato.

Virtualizzazione

QEmu è stato aggiornato alla versione 5.2.

libvirt è stato aggiornato alla versione 7.0, virt-manager alla 3.2.0, libguestfs alla 1.44.

Xen è disponibile alla versione 4.14.

VirtualBox

Virtualbox è disponibile alla versione 6.1.18.

Nota: nella serie 6.1, VirtualBox supporta solamente host x86_64. Un host 32 bit esistente verrà rimosso!

Linguaggi di programmazione

Python 3 è stato aggiornato alla versione 3.8.7. Pyhton 2 sarà progressivamente ritirato (la maggior parte dei moduli python2 sono già stati timossi).

Perl è stato aggiornato alla versione 5.32.1.

Ruby è stato aggiornato alla versione 2.7.2.

Rust è disponibile alla versione 1.49.0. Sarà aggiornato durante il periodo di supporto di Mageia 8 per seguirne i nuovi sviluppi.

PHP è stato aggiornato alla versione 8.0.2, fornendo così ulteriori miglioramenti nelle prestazioni.

Applicazioni server

Nginx

Nuove installazioni del server http nginx utilizzano l'utente "apache": i web servers in Mageia utilizzano l'utente "apache" creato dal pacchetto Template:Pkg (dal quale dipendono). Questo pacchetto non utilizza più un utente "nginx", risolvendo mga#26183.

Nextcloud

Al rilascio, Mageia 8 non avrà un server Nextcloud pacchettizzato, in quanto la versione 21 – la prima a supportare PHP8 – non è stata ancora rilasciata.

Guardando i lati positivi, forniamo due percorsi di installazioni:

  • Nextcloud 21 verrà introdotto nel repository backports di Mageia 8.
  • In fondo alla pagina wiki di Nextcloud puoi trovare un link con le istruzioni per l'installaizone manuale.
Warning.png
Attenzione
Versioni di Nextcloud precedenti alla 21 non funzioneranno in Mageia 8 a causa dell'abbandono di PHP7.


Mageia 7 è stata rilasciata con Nextcloud 15 nel repository core release. L'installazione di Nextcloud non deve saltare una versione! Per questo motivo, *prima* di aggiornare a Mageia 8, bisogna aggiornare Nextcloud alla versione 16, poi 17, poi 18, 19, e infine 20. Puoi trovare queste versioni in Mageia 7 nel repository backports. Per ogni aggiornamento, controlla di avere le applicazioni aggiornate (sono aggiornate attraverso l'interfaccia di Nextcloud), ed è consigliato disattivarne o disintallarne qualcuna prima di ogni aggiornamento, per poi riavviarle al termine di ognuno, assicurandosi che Nextcloud funzioni con tutte le applicazioni attive dopo ogni aggiornamento, controllando i logs. Prima di iniziare questo processo, è buona idea fare una copia di backup. Inoltre, dai un'occhiata agli aggiornamenti riguardo queste istruzioni su Nextcloud.

Aggiornare da Mageia 7

L'aggiornamento da Mageia 7 è supportato, ed è stato messo a punto nel corso di questi mesi.

Notepad.png
Nota!
Si legga anche l'errata di Mageia 8 "Problemi di aggiornamento".


Preparazione

  • Effettua il back-up dei dati importanti
  • Effettua un aggiornamento di tutto il sistema (soprattutto di rpm e urpmi)
  • Un sistema 64 bit deve avere per prima cosa ogni libreria di sviluppo a 32 bit disinstallata. Puoi identificare queste librerie dalla parola "devel" nel nome. Per sapere se il tuo sistema ospita queste librerie, puoi usare il comando:
rpm -qa --queryformat "%{NAME}-%{version}-%{RELEASE}-%{ARCH}\n" |grep i586 |grep devel
  • Se repositories di terze parti come quello di Google sono stati aggiunti durante l'utilizzo di Mageia 7, assicurati di effettuare un back-up / una copia del file urpmi.cfg che si trova nella cartella /etc/urpmi.
  • È buona idea liberare dello spazio, specialmente disintallando vecchi kernel.

Non supportato

  • Aggiornare direttamente da Mageia 6 (o versioni precedenti).
  • Utilizzare una delle immagini Live – in quanto l'immagine Live viene copiata "così com'è" sul sistema prescelto.
  • Aggiornare un'installazione di Mageia NON UEFI ad una modalità UEFI in Mageia 8.

- In questi casi, è necessario effettuare una nuova installazione (eventualmente mantenendo la cartella /home).

Aggiornare via internet

L'applet di notifica Mageia Update, Mageia Online, avviserà che un nuovo rilascio di Mageia è disponibile, e chiederà se si desidera aggiornare. Se si accetta, l'aggiornamento verrà effettuato dall'installazione di Mageia in uso senza alcun ulteriore passo necessario.

Se l'applet è disattivata, oppure se per qualche motivo non si avvia automaticamente, è possibile aggiornare manualmente attraverso l'interfaccia grafica (mgaonline) oppure da riga di comando (urpmi/dnf system-upgrade). Entrambi i metodi sono descritti qui sotto.

Aggiorna completamente il sistema e controlla di avere spazio a sufficienza prima di avviare l'aggiornamento. Almeno 2 GB, in base alla configurazione – si vedano le Note e il metodo sicuro nella sezione Aggiornare online utilizzando urpmi (CLI) qui sotto.

Notepad.png
Nota!
Una connessione via ethernet è preferibile, specialmente quando si utilizzano driver wlan nonfree.


Aggiornare online, utilizzando mgaonline (GUI)

  1. Assicurarsi di disabilitare il blocco dello schermo
  2. Utilizzare l'icona di Mageia Online nel vassoio di sistema per avviare l'aggiornamento

- Se l'opzione per aggiornare non è disponibile

  • Nel Centro di Controllo Mageia – Gestione Software – Configura Frequenza Aggiornamenti, assicurarsi che l'opzione "Controlla nuovi rilasci" sia selezionata.
  • Cerca la cartella nascosta .MgaOnline all'interno della propria cartella home. Se è presente un file mgaonline in quella cartella, eliminarlo.

Dopo un riavvio, al prossimo controllo l'icona blu di aggiornamento dovrebbe apparire. - Se Mageia 7 non è più supportata, l'icona sarà arancione e mostrerà un pop-up di avviso a riguardo.

Un'altra opzione è quella di avviare il processo di aggiornamento inserendo nel terminale:

Konsole.png
[user@computer ~]$ su -c 'mgaapplet-upgrade-helper –new_distro_version=8'


Verrà inviata una notifica della disponibilità di Mageia 8, le fonti di Mageia verranno configurate e la migrazione sarà avviata.

Aggiornare online, utilizzando urpmi (CLI)

Questo metodo è utile quando la partizione root è criptata, in quanto il sistema avviato avrà già decriptato la partizione.

Ci sono diversi modi per ottenere un'interfaccia a linea di comando (CLI).

Il metodo migliore per effettuare un aggiornamento è utilizzando run-level 3, in modo che il server X e l'ambiente grafico non siano in esecuzione.

Per questo motivo, l'aggiornamento dovrebbe essere più pulito utilizzando run-level 3 piuttosto che un emulatore di terminale, in quanto vi sono meno programmi in esecuzione che potrebbero interferire con l'aggiornamento.

Se dnf è installato, è necessario interrompere il timer dnf makecache, il quale provoca un crash di urpmi quando eseguito durante l'aggiornamento. I comandi sono elencati qui sotto. Si veda mga#25072.

Run-level 3 può essere invocato aggiungendo "3" alla linea di comando del kernel modificandola all'avvio e ottenendo un prompt di login. Un'altra opzione è quella di utilizzare il comando: systemctl isolate multi-user.target

È consigliato avviare "script upgrade_log.txt" prima di lanciare il prossimo comando per catturare i messaggi di aggiornamento nell'eventualità di qualche errore. I messaggi verrano scritti nel file upgrade_log.txt. Utilizza "exit" per chiudere lo "script".

L'elenco generale dei passaggi per l'aggiornamento è:

  • Diventa root nel terminale

Template:User to root

Warning.png
Attenzione
Da questo momento tutti i comandi sono eseguiti come root
  • Come raccomandato in precedenza, assicurati che il sistema sia aggiornato
urpmi --auto-update --auto –force
  • Disabilita dnf makecache (questo passaggio può essere saltato se dnf non è installato)
systemctl stop dnf-makecache.service
systemctl stop dnf-makecache.timer && systemctl daemon-reload
  • Rimuovi tutte le fonti media esistenti dal sistema eseguendo questo comando:
urpmi.removemedia -a
  • Aggiungi le fonti online di Mageia 8, a scelta:
    • Utilizzando il metodo MIRRORLIST (che selezionerà automaticamente un mirror in base alla posizione geografica):
    urpmi.addmedia --distrib –mirrorlist 'http://mirrors.mageia.org/api/mageia.8.$ARCH.list'
    (urpmi modifica automaticamente $ARCH)
    • Utilizzando un media da un mirror specifico:
    urpmi.addmedia --distrib <mirror_url>
  • Puoi ottenere il mirror_url utilizzando l'applicazione web mirror Mageia.
  • Infine, avvia l'aggiornamento:
urpmi --auto-update --auto –force
  • È consigliato inviare il comando due volte, in quanto al primo avvio alcuni pacchetti potrebbero essere scaricati ma non installati.
Notepad.png
Nota!

Quando si ha abbastanza spazio libero, è buona idea simulare un aggiornamento prima di avviarlo definitivamente.
Con questo comando: urpmi --auto-update --auto --force --download-all –test tutti i pacchetti verranno scaricati e il comando 'upgrade' è solamente una simulazione. Questo processo richiede molto spazio libero prima dell'avvio – più di 2GB di spazio libero nella partizione /var ( / se /var non è disponibile). (Se vi sono diversi desktop installati e molti programmi, potrebbe essere necessario ulteriore spazio – se il sistema ha solo un desktop leggero, meno spazio sarà richiesto). Se si ha spazio su un'altra partizione, è possibile specificare la destinazione dei file scaricati aggiungendo un percorso che indirizzi a questa partizione dopo la chiave --download-all.

Se il risultato è positivo, ripristinare i repositories di Mageia 7 con urpmi.removemedia -a e urpmi.addmedia --distrib –mirrorlist 'http://mirrors.mageia.org/api/mageia.7.$ARCH.list' come sopra, e svuotare la cache attraverso urpmi --clean.


Aggiornare online, utilizzando DNF (CLI)

Se si utilizza (o si intende utilizzare) DNF per la gestione del software (configurato correttamente secondo la pagina wiki sull'utilizzo di DNF), si può aggiornare Mageia in pochi passaggi. Si tenga presente che tutti i comandi devono essere inviati da root.

  1. Assicurati di avere un sistema aggiornato: dnf --refresh upgrade
  2. Installa il plugin system-upgrade: dnf install 'dnf-command(system-upgrade)'
  3. Avvialo: dnf system-upgrade --releasever 8 download --allowerasing.
    1. Si verrà avvisati prima dell'effettivo scaricamento dei pacchetti, con informazioni sullo spazio necessario. Se non hai lo spazio indicato e un paio di centinaia di MB aggiuntivi nella partizione /var (se /var non è separata ma inclusa nella partizione /, aggiungere un ulteriore paio di centinaia di MB), allora è necessario creare spazio o aggiungere l'opzione --downloaddir percorso_alla_cartella_con_spazio_sufficiente a questo e al successivo comando di system-upgrade. Inoltre, se hai una partizione /boot separata, assicurati che abbia spazio a sufficienza per aggiungere due kernel. Assicurati infine che / abbia spazio a sufficienza per i nuovi programmi.
    2. Una volta accertato questo, confermare e avviare il download. Verrà eseguito un testi di transizione.
  4. Se il download e la transizione sono completate senza errori,
    1. Salvare il lavoro e chiudere le applicazioni!
    2. Avviare l'aggiornamento: dnf system-upgrade reboot /!\ NOTA: Questo riavvierà immediatamente il sistema! /!\

Ora prenditi qualcosa da bere mentre osservi le bolle della nostra schermata di boot – e sopra questa, i messaggi su ciò che sta avvenendo. Una volta completato l'aggiornamento, il sistema verrà riavviato e sarà possibile godersi la nuova installazione di Mageia.

Utilizzare il DVD tradizionale di Mageia 8 per aggiornare

Puoi usare il DVD tradizionale (non Live) di Mageia 8 per effettuare nuove installazioni, ma anche per aggiornare da Mageia 7.

Per aggiornare:

  • Scarica la ISO dalla pagina di download di Mageia e masterizzala su un DVD, o trasferiscilo su chiavetta. Per maggiori dettagli, dai un'occhiata all'Articolo sui media di installazione disponibili.
  • Avvia il DVD e assicurati che sia avviato nella stessa modalità (legacy/BIOS o UEFI) di Mageia 7.
  • Seleziona "Installa Mageia 8" dal menu di GRUB (bootloader).
  • Seleziona l'opzione di upgrade

È consigliato configurare i repositories online durante l'aggiornamento, in quanto il DVD include solamente una parte del set completo dei repositories online di Mageia. Questo aspetto è particolarmente importante se si utilizzano pacchetti 32-bit essenziali in un'installazione a 64-bit, in quanto la ISO a 64-bit contiene solamente pacchetti 64-bit, ed è dunque probabile che l'aggiornamento fallisca se non si aggiungono repositories online.

Inoltre, è possibile che una particolare installazione di Mageia 7 abbia ricevuto un aggiornamento a una versione del software più recente di quella disponibile nella ISO. Quando ciò accade, l'aggiornamento potrebbe non essere completato. Al momento in cui le ISO sono testate, è impossibile anticipare quali pacchetti di Mageia 7 possano venire aggiornati in futuro, per questo motivo gli aggiornamenti offline (ad esempio aggiornamenti senza la configurazione di repositories online) non sono supportati.

Al primo riavvio, utilizzare il comando 'urpmi –auto-update' per assicurarsi che tutti i pacchetti siano stati aggiornati.

Aggiornare un'installazione criptata

Per prima cosa, sul sistema avviato di Mageia 7:

  • Rimuovi i kernel superflui e i programmi ingombranti di cui non hai bisogno.
  • Effettua un aggiornamento completo.
  • Prendi nota di quali media sono in uso, e quali sono stati utilizzati (C'è qualche Tainted abilitato? Se è un sistema a 64-bit, vi sono media 32-bit abilitati?).
  • Prendi nota di quali partizioni sono utilizzate, e i rispettivi punti di montaggio.

Poi, prepara e avvia l'installer tradizionale come descritto sopra, e:

  • Seleziona installa, seleziona la lingua, accetta la licenza, seleziona la regione, seleziona la tastiera, partizionamento personalizzato
  • Clicca sulle partizioni criptate, seleziona Utilizza e inserisci la chiave.
  • Se si tratta di LVM, apparirà una nuova scheda contenente le partizioni LV.
  • Assegnare i punti di montaggio per tutte le partizioni necessarie ad eccezione di "swap" (come le note di cui sopra, o se riconosciute dal nome, dalle dimensioni e dal tipo. Non dimenticarti di /boot fuori dalla partizione LVM criptata!)
  • IMPORTANTE: Dopo aver cliccato Avanti, assicurati di deselezionare l'opzione per formattare tutte le partizioni! Oppure, se desideri un nuovo sistema ma vuoi tenere i dati utente: formatta /boot, / e ogni /usr /tmp ecc. presente, ma NON /home.
  • Dovresti abilitare tutti i repositories dei media (utilizzando le note di cui sopra) corrispondenti a quelli utilizzati nella precedente installazione di Mageia – ad eccezione di backports.
  • Come per un'installazione non criptata, si raccomanda di configurare i repositories online, inclusi i relativi repositories di aggiornamento.

Problemi noti

Intervento dell'utente necessario

Interventi dell'utente che non sono già descritti su questa pagina o nelle Errata.

VeraCtypt

Dopo l’aggiornamento a Mageia 8, VeraCrypt non funziona con sudo come prima. mga#28001

A partire da veracrypt-1.24u2 è necessario inserire lo switch della linea di comando '--use-dummy-sudo-password' all’avvio di VeraCrypt per avere la vecchia funzionalità con sudo. Dai un’occhiata al forum di Arch Linux.

Bugs

Si rimanda alla Pagina di errata.

Riportare bug

Abbiamo un bug tracker. Prima di riportare un bug, si prega di leggere la pagina Errata e di cercare all’interno del bug tracker per vedere se il problema è già stato riportato. - Se così fosse, forse puoi aggiungere informazioni importanti, o aiutare a testare l’aggiornamento proposto. Per contribuire è necessario un account Mageia, che può essere creato alla pagina https://identity.mageia.org/. Se non sai come fare, guarda come riportare un bug.

Sei inoltre il benvenuto nel nostro Forum. Per la fase di sviluppo visita la sezione Testing: Alpha, Beta, RC and Cauldron.

Pacchetti rimossi dalla distribuzione

Senza rimozione durante l'aggiornamento

I seguenti pacchetti sono stati rimossi dalla distribuzione. Non saranno toccati dal processo di aggiornamento, dovrebbero continuare a funzionare, ma non riceveranno ulteriore supporto se non dovessero operare correttamente. Inoltre, non verranno aggiornati: ciò significa che probabilmente diventeranno obsoleti con l'uscita di nuove versioni, nonché potenzialmente esposti a problemi di sicurezza. È consigliato passare a una versione upstream, ma si tratta di una scelta personale.

La categoria contiene i seguenti pacchetti:

  • GLPI e le estensioni precedentemente pacchettizzate
  • galette
  • Nextcloud (temporaneamente)

Con rimozione durante l'aggiornamento

I seguenti pacchetti sono stati rimossi dalla distribuzione e segnati come obsoleti nel pacchetto task-obsolete: verranno rimossi durante il processo di aggiornamento.

La categoria contiene i seguenti pacchetti, in ordine alfabetico:

  • Iceape
  • kde-rootactions-servicemenu è rimosso in quanto non più mantenuto upstream e presenta problemi.
  • I pacchetti dei driver nvidia340
  • PlayOnLinux, in quanto non portato a Python3 upstream. Consigliamo di utilizzare Lutris e Steam
  • Host 32-bit di VirtualBox
  • youtube-dl-gui (Python2). Alternative consigliate: il port a Pyhton 3, o Tartube.